15 marzo 2023

Polizia Locale Arzano sequestra merce contraffatta, attività considerata da sempre un serbatoio di finanziamento per altre attività illecite


Sequestrata merce del valore complessivo di tremila euro e sanzioni ai venditori per 11mila euro. La filiera del falso d’autore nelle ultime settimane ha invaso oltre che la città di Napoli anche la provincia. Mentre la squadra del Napoli si avvicina alla conquista del terzo scudetto, è da settimane che sono comparse sui diversi territori della città partenopea e periferie bancarelle con sciarpe, magliette, bandiere celebrative del tricolore e trombette acustiche.

Anche sulla affollatissima via Napoli e alla rotonda di Arzano, a confine con i comuni di Secondigliano e Casavatore, sono comparse bancarelle con sciarpe, magliette, bandiere celebrative del tricolore e gadget.

Manca sempre meno alla vittoria matematica dello scudetto per la squadra di Spalletti e a Napoli e provincia aumenta a dismisura il numero dei punti di vendita illegali, sui quali sovente c’è l’ombra della camorra, fosse anche solo per il fatto che gli abusivi commercializzano evidenti prodotti contraffatti. Da quanto emerso dalle recenti inchieste, a gestire la produzione e la distribuzione dei gadget vi sarebbe la presenza costante dei clan che sarebbero i primi fornitori del prodotto.

Nel corso della mattinata di martedì 14 marzo, gli agenti delle polizia locale di Arzano, coordinati dal Comandante, colonnello  Biagio Chiariello, hanno svolto un blitz indicativo che lancia un segnale importante nel contrasto all’abusivismo e alla vendita di gadget contraffatti, in virtù del dilagante entusiasmo che contorna la vittoria del terzo scudetto del Napoli.

I caschi bianchi hanno effettuato una serie di appostamenti cogliendo in flagranza i venditori da diverse settimane insediati in via Napoli, all’altezza di via Pescara e nei pressi della rotonda di Arzano, occupando senza autorizzazione il suolo pubblico, inoltre avevano affisso sui pali della pubblica illuminazione magliette e gadget.

Sequestrate maglie con il volto di Osimhen, Kvaratskhelia, e Maradona, bandiere e magliette con il fatidico numero tre. Oltre che gagliardetti,  sciarpe, trombe e cappellini. Uno dei venditori percepiva reddito di cittadinanza; sanzionati alcuni veicoli in divieto di sosta.

Un blitz che i caschi bianchi non mirano a circoscrivere al mero sequestro della merce contraffatta, in quanto intenzionati a stanare i laboratori dove vengono fabbricati magliette, sciarpe, cappelli e altri stendardi con il logo del Calcio Napoli e con il simbolo dello scudetto. Un provvedimento lecito, in virtù del volume d’affari che si cela dietro la vendita dei gadget abusivi. Un business in perenne crescita, basta considerare la crescita esponenziale dei prezzi applicati ai suddetti gadget e sensibilmente aumentati nelle ultime settimane. In sostanza, più si avvicina la fatidica data e più aumentano i prezzi dei prodotti illeciti e venduti abusivamente che celebrano il terzo scudetto azzurro. Motivo per il quale, le tariffe applicate ai suddetti gadget sono destinate a subire un’altra forte impennata nelle prossime settimane.




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